Dopo lunga assenza finalmente ritorno a dedicarmi a qualche
serata fotografica. La stagione estiva per ora qui in pianura non è stata certo
propizia alla fotografia. Almeno noi astrofotografi con qualche filtro
opportuno riusciamo ugualmente a fare qualcosa, con una cappa di aria umida che
negherebbe a qualsiasi visualista ogni speranza di potersi gustare gli oggetti
del cielo profondo.
Le notti del 16 e 29 giugno, sfidando un caldo
insopportabile e confidando nella frescura serale (beh…alle 21.30 c’erano
ancora 30°…) ho cercato di riprendere NGC6823, oggetto ad emissione in
Vulpecula, target ideale per l’ H-alpha. Oggetto che si è rivelato
particolarmente impegnativo da staccare dal fondo cielo data la trasparenza non
certo generosa. Aria pesante e umidità hanno prodotto pose decenti solo dalla
mezzanotte con il levarsi della via lattea.
Sono riuscito a portare il CCD a -5°, 27 sub da 600s per un
totale di 4,5 ore di esposizione.
Solito astronomik Ha6nm, solita Atik 314L+ ed il fido Pentax
75
Un riflesso mai visto mi ha perseguitato per tutte e due le
notti, alzando stranamente il fondo cielo che sono comunque riuscito a
correggere. Ho scoperto poi essere un’infiltrazione delle luci della vicina
strada che entrava dalla fessura della ruota porta filtri in corrispondenza
della ruota che serve appunto per cambiare i filtri in manuale!
Calibrazione e allineamento con Maxim dl ed elaborazione in
Photoshop
Alle 02.00 ero in giardino con un panino e una birretta a godermi il fresco! Un peccato smontare per andare a dormire.
Prossimo obbiettivo completare qualche lavoro in archivio con qualche oretta di OIII baader appena arrivato.
Cieli sereni
Andrea
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