Elaborazione astroimmagini con Photoshop.

BREVE TUTORIAL PER ELABORAZIONE FOTO ASTRONOMICHE CON PHOTOSHOP. PARTE 1

- APERTURA IMMAGINE TIF DA DEEP SKY STACKER IN PS E PRIMA REGOLAZIONE DEI LIVELLI
- PRIMA SATURAZIONE DEL COLORE E RIDUZIONE DEL DIAMETRO DELLE STELLE



Salve a tutti
Ho deciso di scrivere questa breve guida per un semplice motivo. Ho iniziato a fotografare il cielo da un paio di anni e ho trovato fin da subito persone disposte a rendermi partecipe delle loro tecniche elaborative e segreti, che mi hanno aiutato moltissimo nel risolvere gli infiniti problemi che dominano questa folle passione. Sono sempre più convinto che ognuno debba sviluppare un proprio metodo, facendo tesoro di quanto gli è insegnato dagli altri. La cosa più sbagliata è pensare che esista una procedura standard da adottare sempre. Infatti, ogni immagine è una realtà a sé e va gestita opportunamente di volta in volta utilizzando i comandi e dosando la mano secondo quanto l’esperienza ci ha insegnato.
Insomma per imparare bisogna fare un sacco di ore fuori la notte a riprendere. Poi se qualcuno è disposto a condividere la propria esperienza certo male non fa!
Si comincia.



APERTURA IMMAGINE TIF DA DEEP SKY STACKER IN PS E PRIMA REGOLAZIONE DEI LIVELLI
Per iniziare ho pensato di utilizzare una ripresa a largo campo di NGC 7635, la famosa Bubble Nebula eseguita con un Pentax75.
Apriamo l’immagine come viene restituita da Deep Sky Stacker in PS.
Sulla barra degli strumenti IMMAGINE > METODO > 16 BIT CANALE. Nella finestra di conversione si lascia tutto invariato e si dà  l’ok. Deep Sky Stacker  restituisce immagini TIF a 32bit non gestibili da PS. Per questo dobbiamo portarle a 16bit.
A questo punto apparirà un’ immagine molto chiara e probabilmente anche poco satura.

Il nostro scopo ora sarà quello di “prepararla” per i prossimi interventi che serviranno a dare una prima saturazione dei colori e ridurre il diametro delle stelle.
E’ necessario fare una regolazione dei livelli in modo tale da regolare il fondo cielo e stretchare leggermente l’immagine. L’istogramma si presenta ora in questo modo se andiamo su
IMMAGINE > REGOLAZIONE > LIVELLI
Portiamo il cursore in basso a sinistra in prossimità della base a sinistra dell’istogramma e il cursore centrale in prossimità della base a destra dell’istogramma, in questo modo
Il risultato sarà questo. Sono più evidenti stelle e nebulosità ma il fondo cielo è ancora troppo chiaro.
Il cursore in basso a sinistra va infatti riportato nei pressi della base dell’istogramma. Dopo questa operazione il fondo cielo sarà più scuro. Da notare come la campana del’istogramma si stia già dilatando. Stiamo iniziando ad estrarre il nostro prezioso segnale.

PRIMA SATURAZIONE DEL COLORE E RIDUZIONE DEL DIAMETRO DELLE STELLE.
Uno dei problemi di DSS è che restituisce sempre un TIF slavato e poco saturo. I dati del colore counque ci sono e sono recuperabili tramite alcuni semplici passaggi. Inoltre, soprattutto nelle riprese a largo campo, c’è la necessità di ridurre il diametro delle stelle che DSS tende un poco a dilatare, per evitare che risultino troppo invadenti alla fine dell’elaborazione.
Partiamo con il colore.
Sulla barra degli strumenti clicchiamo IMMAGINE > REGOLAZIONI > CORREZIONE COLORE SELETTIVA.

Si aprirà questa finestra
Dovremo intervenire su ogni colore in modo da saturare ed eventualmente eliminare dominanti particolari. In genere a disturbare è una dominante verde che con i comandi che daremo verrà facilmente eliminata.
Nella tendina colori andiamo a selezionare prima rosso, poi verde, cyan e blu muovendo i cursori come di seguito:
ROSSO:  cyan -70% giallo +50%
VERDE: cyan -100% magenta +100% giallo -100%
CYAN: cyan +50% giallo -50%
BLU:  cyan +50% giallo -50%
In questo caso nella tendina non andiamo a selezionare gli altri colori. Questo dipende dalle caratteristiche di ogni immagine che andiamo ad elaborare. Se dopo questa operazione rimane una leggera dominante verde, rilanciamo il comando correzione colore selettiva e interveniamo nuovamente solo sul verde oppure, se l’immagine dovesse essere ancora troppo slavata possiamo ripetere tutta la procedura. Attenzione però che in questo modo interveniamo su tutta l’immagine, quindi il rischio è di esaltare anche il rumore. Sucessivamente descriverò come intervenire solo su nebulosa e stelle.
Dopo la correzione selettiva vediamo come in generale i colori si siano un po’ accesi. Ripeto, li esalteremo maggiormente in fase sucessiva con la tecnica delle maschere di livello.
Passiamo ora alla riduzione del diametro stellare tramite filtro minimo.
Sulla barra degli strumenti eseguiamo SELEZIONE > INTERVALLO COLORI
Seleziona il colore che andiamo a toccare con il contagocce. Se clicchiamo sulla parte centrale satura, dunque bianca, di una stella, lui selezionerà tutto ciò che in quella foto è di un bianco saturo. Dunque i nuclei stellari.
Si apre questa finestra
Tenendo tolleranza 200, ma può variare a seconda del numero e intensità delle stelle, clicchiamo con il cursore, che sarà diventato un conta gocce, al centro di una stella di media luminosità e diamo ok. Noteremo subito come il programma abbia selezionato praticamente tutte le stelle della nostra immagine. Ora andiamo sulla barra degli strumenti ed eseguiamo
SELEZIONE > MODIFICA > ESPANDI e inseriamo 4 pixel, ok
SELEZIONA > MODIFICA > SFUMA e inseriamo 2 pixel, ok
Così facendo andiamo a selezionare non solo il nucleo saturo ma anche le sue immediate vicinanze per selezionare la stella completa dove agirà il filtro. Il comando sfuma serve per rendere meno aggressiva l'azione verso il bordo della selezione.
Andiamo poi a passare con il filtro minimo. Sempre sulla barra clicchiamo:
FILTRO > ALTRO > MINIMO
Si apre questa finestra
Teniamo invariato raggio 1 pixel e diamo ok. Vedremo subito che il diametro delle stelle è diminuito. A questo punto dobbiamo “stemperare” la potente azione del filtro. Andiamo su
MODIFICA > DISSOLVI MINIMO
E portiamo il cursore su 50%.
Poi ripetiamo l’operazione una seconda volta se le stelle dovessero risultare ancora eccessivamente dilatate, dando un’altra passata di filtro e un’altra dissolvenza.
Il risultato è questo
Le stelle più luminose si sono spente e il loro diametro ridotto.
Salviamo tutto e chiamiamo la nostra immagine IMG1



BREVE GUIDA PER ELABORAZIONE FOTO ASTRONOMICHE CON  PHOTOSHOP. PARTE 2

- TECNICA DELL’USO DELLE MASCHERE DI LIVELLO E INTERVENTO SELETTIVO SULL’IMMAGINE, PARTE 1



Le maschere di livello sono uno strumento molto potente in Photoshop. Funzionano tramite un principio molto semplice. Si lavora in bianco e nero, nella maschera la nostra immagine a colori apparirà così
La particolarità è che, una volta costruita una maschera di livello, ad ogni comando che daremo es. curve, livelli, correzione colore, le parti che nella maschera avremo mantenuto più chiare, nell’immagine che stiamo elaborando reagiranno ai comandi mentre le parti più scure no. L’azione sarà più potente nelle zone più chiare andando a diminuire via via nelle parti più scure, fino a risultare nulla nelle zone nere.
Il concetto risulterà piu comprensibile nell’esempio pratico..
Iniziamo con il creare una maschera che ci consentirà di andare ad intervenire solo sulle parti deboli della nebulosa, senza intaccare il fondo cielo e limitando l’intervento sulle stelle.
Prendiamo una copia del nostro TIF iniziale, quello grezzo uscito da DSS convertito a 16bit.
Andiamo su IMMAGINE > REGOLAZIONI > TOGLI SATURAZIONE
Lavoriamo in bianco e nero perché poi, quando andremo a utilizzare il file che stiamo preparando come maschera di livello, automaticamente PS lo porterà in BW, quindi tanto vale lavorare direttamente in BW.
Il nostro scopo è quello di intervenire solo sulla nebulasa, dunque dovremmo ridurre, scurendole  il più possibile, la presenza delle stelle.
Agiamo opportunamente su curve e livelli fino ad ottenere un primo stretch dell’immagine.
A questo punto andiamo a selezionare le stelle con SELEZIONE > INTERVALLO COLORI  la stessa operazione utilizzata in precedenza per preparare l’immagine all’uso del filtro minimo, tarando il cursore di tolleranza in modo tale da selezionare più stelle possibile.
Ripetiamo anche la procedura
SELEZIONE > MODIFICA > ESPANDI e inseriamo 4 pixel, ok
SELEZIONA > MODIFICA > SFUMA e inseriamo 2 pixel, ok
Il nostro obiettivo è quello di spegnere il più possibile le stelle. Per farlo abbasseremo le curve e i livelli fino ad ottenere un risultato di questo tipo

Ricordate, quando andremo ad utilizzare questa immagine come maschera le zone chiare saranno le più sensibili, dunque se vogliamo esaltare la nebulosa dobbiamo eliminare al meglio le stelle più luminose. Possiamo usare anche lo strumento pennello con un colore grigio scuro.
Salviamo la nostra maschera, possiamo chiamarla “Maschera nebulosa”.
Apriamo ora il nostro TIF elaborato che prima abbiamo salvato come IMG1.
In PS, sulla destra troviamo questa finestra
Sfondo indica la nostra IMG1.
Sulla barra degli strumenti andiamo su LIVELLO > DUPLICA LIVELLO e diamo ok. Ora la finestra è cambiata.
Sfondo copia è una copia della nostra immagine. La cosa bella è che ora lavoreremo su questa copia, vuol dire che anche se dovessimo commettere errori, potremo sempre eliminare sfondo copia e ricominciare perché la nostra IMG1 è salva e immune da ogni azione finchè non decideremo di fondere noi  i due livelli per apportare i cambiamenti.
Clicchiamo ora sull’icona cerchiata di verde che serve per generare la maschera di livello. Comparirà una maschera di livello bianca alla destra di sfondo copia.
Riapriamo ora l’immagine che abbiamo chiamato “Maschera nebulosa”, la selezioniamo. Andiamo su MODIFICA > COPIA
La chiudiamo tornando con IMG1 in primo piano. Clicchiamo sulla maschera di livello bianca con il pulsante sinistro del mouse per selezionarla. Tenendo premuto il tasto ALT, ci clicchiamo sopra nuovamente. La schermata diventerà bianca. Siamo entrati nella nostra maschera di livello. Ora andando su MODIFICA > INCOLLA  andiamo ad incollarci sopra la nostra “maschera nebulosa”
Ora siamo pronti per effettuare uno stretch sulla nostra immagine, intervenendo, grazie alla maschera di livello, in particolar modo sulle parti nebulari.
Eseguiamo il comando IMMAGINE > REGOLAZIONE > CURVE
Si aprirà una finestra curve, dove noi potremo intervenire creando una curva adeguata ai nostri scopi. Questa deve essere piuttosto morbida, come quella raffigurata nel seguente esempio, senza esagerare con lo stretch. Meglio passaggi leggeri, unire i livelli e ripetere, ricreando di volta in volta una nuova maschera, piuttosto che uno solo pesante.



BREVE GUIDA PER ELABORAZIONE FOTO ASTRONOMICHE CON PHOTOSHOP. PARTE 3

- TECNICA DELL’USO DELLE MASCHERE DI LIVELLO E INTERVENTO SELETTIVO SULL’IMMAGINE, PARTE 1



Una volta eseguito il comando curve, interveniamo anche sulla saturazione del colore con
IMMAGINE > REGOLAZIONI > TONALITA/SATURAZIONE
In modo da saturare maggiormente la nebulosa.


Questo è il risultato
Se vi soddisfa sarà ora necessario incorporare i cambiamenti apportati a sfondo copia sulla nostra IMG1
Sulla barra degli strumenti eseguiamo LIVELLI > UNISCI LIVELLI
Osserviamo che sfondo copia è sparito ed è rimasto sfondo con tutte le modifiche apportate dall’uso della maschera.
Nel caso di nebulose ad emissione possiamo utilizzare per la realizzazione della maschera atta ad accentuarne le sfumature, solo il canale rosso, più ricco di segnale, mentre se stiamo elaborando le pleiadi ad esempio il solo canale blu.
E se invece di agire sulla nebulosa dovessimo intervenire sul fondo cielo? Sempre per lo stesso principio dovremo creare una maschera con un fondo cielo chiaro, mentre per preservarle dall’azione, stelle e nebulosa dovrebbero essere scure.
Questo è possibile utilizzando in fase di messa a punto della maschera il comando
IMMAGINE > REGOLAZIONE > INVERTI



Il TIF di partenza in BW apparirà ora a colori invertiti
E intervenendo come descritto in precedenza con curve e livelli, otterremo presto una maschera di questo tipo
Che ci permetterà di trattare selettivamente il nostro fondo cielo.
E’ molto utile anche creare una maschera che ci permetta di intervenire solo sulle stelle, in modo per esempio da regolarne la saturazione.
Partendo sempre dal nostro TIF iniziale convertito in BW, eseguiamo
IMMAGINE > REGOLAZIONE > LUMINOSITA/CONTRASTO
Agendo sui cursori è possibile esaltare particolarmente le stelle che appariranno poi come veri e propri buchi bianchi su un foglio nero.
Utilizzando questa maschera e lanciando correzione colore selettiva, interveniamo solo sulle stelle caricandole di colore a piacere.
Il miglioramento è evidente

Le maschere di livello, se usate adeguatamente, sono una tecnica elaborativa eccellente. L’importante è non fossilizzarsi su una scaletta esecutiva fissa. Personalmente uso molti più comandi per creare le mie maschere, quelli elencati in questa piccola guida sono quelli basilari. Con l’esperienza si apprendono molte “finezze” e si impara a dosare la mano in modo diverso a seconda dell’immagine che abbiamo davanti. Meglio stare leggeri, fare molti passaggi e curare maniacalmente ogni dettaglio nella creazione delle nostre maschere. Il risultato è assicurato.
Spero di essere stato chiaro, non è facile,  ma soprattutto che questo testo possa essere utile a qualcuno per avere delle soddisfazioni in più da questa bellissima passione.

Un saluto