Elaborazione immagini BW, H-alpha e luminanza

TUTORIAL ALL’ELABORAZIONE DI IMMAGINI RIPRESE CON FILTRI


H-ALPHA E LUMINANZA
Con i programmi Maxim DL e Photoshop


Con questa guida andiamo ora a cercare di individuare una strada relativamente facile ed efficace per ottenere il meglio dalle nostre riprese in H-alpha e luminanza. Più generalmente si tratta di un metodo elaborativo ottimizzato per le riprese in bianco e nero che mette insieme un po’ tutte le nozioni che ho appreso sfogliando i vari suggerimenti reperiti in rete. Riprendendo ormai praticamente solo in banda stretta o in luminanza, con l’uso di filtri adatti a contrastare l’IL, questo è il metodo elaborativo che uso maggiormente in questo momento.

I programmi che utilizzo sono Maxim e Photoshop con sporadici inserimenti di CCD Stack limitati al solo DDP
Iniziamo con eseguire calibrazione, allineamento e stacking con Maxim seguendo il tutorial apposito. Otterremo un fit grezzo  di questo tipo. Questa è IC 410 ripresa in solo H-alpha con circa due ore e mezza di integrazione in sub da 10 minuti



Questa sarà la base di partenza dalla quale, sempre con Maxim, eseguiremo degli stretch consecutivi e DDP che salveremo in una cartella apposita. In genere eseguo da 2 a 3 stretch consecutivi e da 1 a 2 DDP a seconda della quantità di segnale che ho a disposizione. Ci si accorge quando è ora di fermarsi perché il fondo cielo inizia a rovinarsi mostrando il rumore di fondo.


Per eseguire gli stretch, apriamo Maxim. Apriamo il nostro fit grezzo.
 Andiamo su



PROCESS > STRETCH



Si apre questa finestra nella quale spuntiamo "log" e poi "max pixel"

Diamo l'ok. Inizia la prima fase di preparazione allo stretch. Notiamo che l'istogramma si è spostato sulla sinistra e l'immagine è diventata molto chiara. Spostiamo il cursore rosso alla base della curva ed il verde a fine corsa come illustrato.
 Eseguiamo ora la seconda parte dello stretch, torniamo sempre in

 PROCESS > STRETCH

Spuntiamo nella finestra che si apre le caselle "Linear Only" e "Screen Stretch" per eseguire lo stretch vero e proprio

 Confermiamo con OK e riportiamo i cursori rosso e verde come illustrato precedentemente.
Il primo stretch è pronto ed andiamo a salvarlo come STRETCH 1
Ripartiamo poi con gli stretch successivi sempre con lo stesso procedimento. In questo caso su questa immagine sono riuscito ad eseguirne 2 mantenendo un livello di fondo cielo accettabile.

STRETCH 1


STRETCH 2

Ora siamo pronti ad eseguire il DDP. Apriamo sempre il nostro Fit con Maxim. Andiamo su

FILTER > DIGITAL DEVELOPMENT

Si apre questa finestra

Spuntiamo "Kernel User Filter". Dosiamo l'azione del filtro in "Set User Filter", tutte le caselle devono indicare 0 tranne la centrale che deve indicare 1 e Kernel Size 3x3 Ora centriamo il nostro soggetto nella finestra di Preview, clicchiamo su Auto. Nella finestra Screen Stretch abbiamo un'anteprima dell'istogramma risultante. Attenzione, se la curva dovesse risultare troppo spostata verso sinistra o addirittura tagliata, possiamo effettuare delle regolazioni fini cliccando sulla casella Mouse e regolando il Backgroun a piacere finchè non compare un po' di luce tra la base della curva e il margine sinistro. In questo modo saremo sicuri di non perdere segnale per strada. Diamo OK.


Regoliamo il cursore rosso sulla base della curva e il verde a fine corsa. Abbiamo portato a termine il nostro DDP. Se abbiamo ancora margine possiamo eseguirne un secondo come ho fatto in questo caso. Quello qui sopra è infatti un DDP 2.

Salviamo i nostri risultati. Nel mio caso mi trovo con:

STRETCH 1
STRETCH 2
DDP 1
DDP 2

Possiamo ora passare alle fase due con l'utilizzo di Photoshop

Per far aprire i file FIT a PS dobbiamo installare un Plugin, si chiama Fits Liberator e lo si può scaricare gratuitamente a questo link
http://www.spacetelescope.org/projects/fits_liberator/download_v30/


Una volta installato apriamo il nostro STRETCH 1 che ci servirà come sfondo sul quale copiare come livelli successivi gli stretch e DDP che abbiamo creato. Parte in automatico Fits Liberator con questa schermata

Ricordiamo di portare il cursore grigio dell'istogramma a sinistra ed il bianco a destra, in questo modo conserveremo tutto il segnale a disposizione e regoleremo le luci successivamente nei livelli di PS.
Diamo OK. Ci si presenta una schermata di questo tipo dove, se andiamo in LIVELLI ci accorgeremo con ogni probabilità che ci sarà da riportare il cursore nero alla base della curva per abbassare la luminosità generale.



Questa operazione dovrà essere eseguita poi all'apertura di ognuno dei file che andremo a copiare in livelli successivi su STRETCH 1 che usiamo come sfondo. Procediamo dunque alla creazione di 3 livelli che chiameremo STRETCH 2, DDP 1 e DDP 2 all'interno dei quali copieremo gli stretch e DDP che abbiamo creato prima. La situazione ora sarà questa


L'operazione più importante ora è quella di regolare l'opacità dei vari livelli in modo tale da ottenere il miglior compromesso tra il maggior dettaglio presente nei DDP e il segnale morbido dello STRETCH 2 (ricordo che in mezzo ci potrebbe essere anche uno stretch 3 e magari un solo DDP. Dipende da caso a caso) mantenendo un fondo cielo gradevole e con minor rumore possibile. In questo caso ho usato
STRETCH 2 opacità 70%
DDP 1 opacità 30%
DDP 2 opacità 30%
Non ci sono regole, si varia da caso a caso ogni immagine è un caso a se.

Ora si uniscono i livelli. Quella che risulta potrebbe già considerarsi una foto finita In realtà ci sono molte finezze che ci permettono di avere un risultato di gran lunga migliore. Per esempio c'è ancora molto segnale da estrarre, come "accendere la luce" nelle parti più brillanti della nebulosa.
Si può intervenire come spiegato nel tutorial sull'uso delle maschere di livello, creando una maschera apposita per stretciare solo la nebulosa con l'uso delle curve


Oppure creare una maschera inversa per eliminare il rumore dal fondo cielo con l'utilizzo di Noise Ninja


Settando il filtro per un'azione leggera, non aggressiva. Molti neofiti fanno un uso spropositato di questo filtro, con il risultato di eliminare si il rumore ma allo stesso tempo perdendo dettaglio e restituendo una foto impastata e piatta.
Vale dunque tutto quel che ho illustrato nel tutorial sull'uso delle maschere.

Voglio però soffermarmi su due trucchetti che, se ben eseguiti, danno una marcia in più alla foto. Parlo dell'uso del filtro "Accentua Passaggio" in PS (High Pass) utilizzato selettivamente per aumentare il contrasto sui dettagli di galassie e nebulose, e la riduzione degli aloni stellari.

Cominciamo con il filtro Accentua Passaggio (High Pass)
Duplichiamio l'immagine e chiamiamo le nostre due foto gemelle IMG1 e IMG2.
Su IMG1 applichiamo il filtro Accentua Passaggio.
Andiamo su:

LIVELLO > DUPLICA LIVELLO

Compare un livello uguale allo sfondo (sfondo copia) sul quale applichiamo il filtro

FILTRI > ALTRO > ACCENTUA PASSAGGIO


In genere uso un raggio compreso tra 3 e 4 pixel anche perchè successivamente, se l'azione del filtro dovesse risultare eccessiva, è possibile dosare l'interventro tramite l'opacità.
Fondiamo in modalità sovrapposizione ed uniamo i livelli.


Ora recuperiamo IMG 2, selezioniamo tutto e facciamo un copia incolla di IMG 2 su IMG1 dove abbiamo passato il filtro. Clicchiamo poi l'icona generatrice di maschere di livello (cerchiata in foto).La situazione è questa

Abbiamo come sfondo l'mmagine trattata e come livello 1 l'immagine non trattata. Con l'uso della maschera possiamo portare alla luce solo le parti dell'immagine trattata con il filtro che ci interessano. In questo caso cominciamo con i "girini cosmici" per proseguire poi con alcuni dettagli delle parti più luminose ed oscure.
Selezioniamo lo strumento pennello con un grado di opacità e flusso del 40% o 50%, badando di avere un bordo molto sfumato, e selezioniamo poi il colore nero. Tutte le parti della nostra immagine non trattata che passeremo con il pennello nero, lascieranno poi trasparire l'effetto del filtro Accentua Passaggio dell'immagine sottostante.

Prima del passaggio del pennello

Dopo il passaggio del pennello

Si noti come solo nelle zone cerchiate, passate con il pennello nero, sia emerso il contrasto della foto filtrata. L'operazione è sempre reversibile. Basta selezionare con il pennello il colore bianco e ripassare le stesse zone.

Questo tipo di operazione con le maschere di livello è utilissima per desaturare il nucleo di nebulose luminose come M42, fondendo insieme due immagini tenendo come sfondo quella con il nucleo desaturato, oppure per ridurre gli aloni stellari.
Capita spesso di trovarci davanti ad una foto alla fine dell'elaborazione, che ci soddisfa sotto tutti i punti di vista, tranne che per gli aloni stellari pronunciati. Molti filtri a banda stretta popolari, come gli Astronomik, anche se in minima parte, circondano le stelle luminose di aloni più o meno invasivi.
Personalmete eseguo un DDP del mio FIT grezzo a bassa aggressività o utilizzo solo lo STRTCH 1, in modo da ottenere stelle piccole e dagli aloni contenuti, e lo uso come sfondo per la mia immagine finale, in modo da scoprire con la maschera appena illustrata solo le stelle del DDP o STRETCH 1 sottostante, certamente esteticamente migliori e di piccolo diametro.

Il procedimento è lo stesso appena illustrato, utilizzando stavolta un pennello con opacità e flusso attorno al 20% e sempre con un bordo sfumato. Con pazienza si ripassano tutte le stelle con gli aloni, che in genere non sono numerosissime essendo quelle più grandi. Ci vuole un po' ma il risultato è assicurato


Direi che a grandi linee è tutto, questi sono tutti i passaggi principali che eseguo. Spero che qualcuno trovi utile questa traccia, a me i consigli hanno sempre aperto nuove strade. E ricordiamoci che non esiste una tecnica universale, con la pratica ognuno trova la sua.